Ieri ricorreva il decimo anniversario dell'attentato al gas sarin messo in atto dalla setta Aum Shinrikyo. Il venti marzo del millenovecentonovantacinque nelle stazioni della metropolitana di Kasumigaseki, Nakanosakaue, Kodemmacho, Hatchobori, Tsukiji e Kamiyacho il gas sarin uccise 12 persone e ne intossicò più di 5500. E' il peggiore attentato subito dal Giappone dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Questa mattina sono andata a vedere la discussione della tesi di una mia amica, Ale. Trattava dello scrittore Haruki Murakami, tornato nel suo paese, il Sol Levante, dopo esserne scappato per colpa della troppa notorietà e dopo aver trovato un po' di pace nel resto del mondo. L'evento che lo fece ritornare a casa fu proprio questo attentato. Volle in un certo senso recuperare una parte di sè nel momento in cui la nazione a cui apparteneva veniva scossa dall'interno. Ne nacque un libro Underground: «Ogni singola persona che quella mattina si trovava in quelle carrozze della metropolitana ha la sua faccia, la sua vita, la sua personalità, la sua famiglia. Ha le sue gioie, i suoi drammi, le sue contraddizioni, i suoi dilemmi. E una storia che è la sintesi di tutti questi fattori. Il contrario non è concepibile. Avreste potuto esserci voi, lì, avrei potuto esserci io». Einaudi l'ha pubblicato.
Oggi in Giappone è festa...è iniziata la primavera.
4 commenti:
mi hai fatto venire voglia di leggere il libro...come ai vecchi tempi!
Il libro è fatto d'interviste realizzate da Murakami ai sopravvissuti di quest'attentato! Ce n'è anche un altro scritto dallo stesso autore dove intervista invece alcuni adepti della setta, ma non so se è stato tradotto in italiano. Chiedo maggiori informazioni ad Ale! :)
conosco Padme?
Sì! L'hai conosciuta al mio compleanno al Circo Massimo! Stava insieme al ragazzo giapponese al 100%!!
Posta un commento