venerdì, febbraio 03, 2006

L'innata critica delle geisha


In questi giorni una produzione cinematografica americana sta finalmente mettendo d'accordo Cina e Giappone: il film "Memorie di una Geisha" (tratto dall'omonimo libro di Arthur Golden) ha sollevato aspre polemiche in entrambi i paesi dell'estremo oriente...l'oggetto della critica (=il film) è lo stesso, tuttavia le motivazioni sono (senza manco dirlo) totalmente diverse!

Il Giappone si lamenta del fatto che i maggiori personaggi femminili del film sono stati interpretati da attrici non giapponesi, e in particolare da attrici cinesi. Poi ha trato fuori la storia dei kimono, non particolarmente curati nel film (io condivido tutte queste critiche, ma per particolari vi affido ad un esperto, leggete il post del blog di Fuji sull'argomento), e, ancora, gli intermezzi musicali delle geisha, più da film di cappa e spada cinese che da artista giapponese. Negli ultimi giorni Ken Watanabe ha difeso il cast del film (di cui anche lui fa parte) affermando che il talento delle attrici scelte (Ziyi Zhang, Gong Li, e la sino-malese Michelle Yeoh) è la cosa più importante, non la loro nazionalità. Si è dimenticato di dire che anche la notorietà a livello planetario delle tre ha contribuito alla loro scelta...

Ieri sono arrivate le critiche della Cina. L'uscita del film (prevista per il 19 febbraio) è stata addirittura bloccata, perchè nella società cinese le geisha vengono considerate al pari di prostitute e non piace vedere interpretare questa parte alle attrici cinesi. Il solo pensiero di vedere una donna cinese sottomessa ad un uomo giapponese ha fatto parlare di "disgrazia nazionale" tra quanti hanno visto le copie pirata che circolano.

Io non entro nel merito della polemica. Ma vorrei fare una considerazione molto seria. Il segreto dell'innata bellezza delle donne orientali, delle cinesi come delle giapponesi è uno shampoo appositamente creato per il capello asiatico, Asience, per "capelli che sono l'invidia di tutto il mondo"...

Peace.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me basta capire che il film è americano e quindi i giapponesi non hanno colpa per la scelta e d'altro canto neanche i cinesi hanno colpe se le loro attrici sono più belle e famose di qualsiasi attrice giapponese (almeno a parere di chi ha composto il cast: ossia un americano!!!!)...

Il film, come il romanzo, andavano presi con più leggereza e non bisognava farne una "questione di stato"!!

Per quanto riguarda i kimono, che anche io non ho trovato all'altezza, il film ha preso la nomination all'oscar per i costumi....mah ;)

B.

Txkun ha detto...

Ciao bea!
A parte tutto... ti e' piaciuto?
Me lo consigli? ^_^

Bea ha detto...

A parte tutto...non l'ho ancora visto!!! =P Per questo non entro in merito! :D

Anonimo ha detto...

Anche io voglio Asience!!!
Comunque il libro l'ho letto qualche anno fa e mi è piaciuto molto, nonostante sia stato scritto da un americano. Il film non ho ancora avuto occasione di andare a vederlo (mi sa che a viterbo nemmeno l'hanno passato!!!:DDD) aspetterò che esca in DVD.
Un salutozzo e un baciozzo alla Beuzza.

Bea ha detto...

Perchè io valgo!!

Anonimo ha detto...

la prossima volta andiamo a fare un provino per Asience ehehehh!! come si dice "perchè io valgo" in giapponese???
(ma esiste l'OT qui??? :DDD)

Bea ha detto...

Sto blog è tutto un OT!!!!

Mabataki ha detto...

Premetto che non ho letto il libro, ma ho visto il film (comunque è sempre meglio vedere prima i film e poi leggere i libri a mio parere..), non mi è piaciuto molto.. forse perchè è un film americano con i sui ritmi e il solito assurdo lieto fine, cioè a un minuto e mezzo dalla fine sembrava dovesse finire male e invece in un minuto.. tac! lieto fine.. Assurdo!! Non so come sia il libro, ma spero non sia così..