domenica, dicembre 25, 2005

Buon Natale!


Buon Natale e Felici Feste a chi legge ogni giorno questo blog, a chi lo legge di tanto in tanto, e soprattutto, a chi non lo legge affatto!!

mercoledì, dicembre 21, 2005

X-mas Tree


Ma solo io faccio l'albero di Natale il 21 dicembre? Anzi, dal momento che mi sembra un po' spoglio, direi che il mio albero sarà ufficialmente terminato il 22 dicembre!

E arrivato già l'inverno...mi sembra ieri che prendevo il sole il riva al mare...

lunedì, dicembre 19, 2005

Limbo


Beh, è passata esattamente una settimana. Sinceramente avrei voluto scrivere molte cose su quel giorno, ma ora mi sembra molto distante nel tempo. Non so perchè ho questa sensazione. Forse perchè non sono stata catapultata nel "limbo" che è quel periodo di ricerca assidua di un lavoro e di invio di curricula che segue la prima vera assunzione: lavoravo prima di pensare alla tesi, lavoravo durante la sua stesura, e continuo a lavorare adesso.
Per esperienza riferita da molti amici, quel "limbo" è una fase della propria vita proprio come lo era la vita universitaria. Anzi, in questo periodo la nostalgia del mondo accademico sembra prendere il sopravvento sulle altre emozioni, specialmente sull'attesa di trovare un lavoro. E allora si ricordano le giornate trascorse a cazzeggiare nei corridoi, le telefonate prima degli esami, i gruppi di studio, le mattinate trascorse nella biblioteca, il piacere di seguire una bella lezione, l'aria fresca del mattino...e ci si attacca a queste cose per paura, paura di fare un qualsiasi altro passo in avanti, e le cose più piccole diventano un caro grande ricordo. Non dico che il lavoro che faccio adesso sia il lavoro della mia vita, o forse sì per alcuni aspetti...tuttavia sono convinta del fatto che se non riesco a fare del Giappone il mio lavoro posso sempre farne il mio hobby.
Comunque, a parte il fatto che il fotografo dell'università ha ripetutamente centrato nelle foto il capoccione della mia correlatrice...la foto che allego qui sembra essere la migliore di quel giorno! Un bel sorriso liberatorio..!

lunedì, dicembre 12, 2005

110 e lode!!!!

Sono ufficialmente Dottoressa in Lingue e Civiltà Orientali!!!!
I dettagli nel prossimo post!

martedì, dicembre 06, 2005

Manca poco...


Ci siamo! Come anticipato nel precedente post, si avvicina il giorno della laurea. La tesi è finita, due copie stanno già in stampa, la terza, quella per il relatore, la sto riguardando per vedere se c'è qualche virgola fuori posto...a quanto sembra una buona padronanza della punteggiatura vale molto più delle ricerche fatte, delle pagine tradotte, dei concetti assemblati, dei soldi spesi, delle giornate di lavoro perse, degli sbalzi di umori...eggià...sembra che sia proprio così!

Ebbene...prima di sapere di che morte devo da morì, vi illustro brevemente la mia tesi! Il titolo è "Le sette divinità della fortuna. Studio pratico dei benefici terreni".
Negli ultimi anni in Giappone si è sviluppato un acceso dibattito concernente le “nuovi religioni” e l’acquisizione di benefici terreni. In particolare, la tendenza più diffusa è stata quella di considerare i nuovi movimenti religiosi giapponesi come una forma di popolarizzazione degenerata mancante del sostegno delle dottrine tradizionali, il cui unico scopo è quello di attrarre nuovi fedeli dietro la promessa dell’acquisizione di benefici materiali. Questo dibattito, che oppone i movimenti religiosi tradizionali (considerati “veri”, da un punto di vista dottrinale) ai nuovi movimenti religiosi (considerati “falsi”), ha avuto come conseguenza, da un lato, di denigrare l’aspirazione personale della ricerca di “benefici materiali in questa vita” (genze riyaku), e dall’altro, di focalizzare gli studi su altri aspetti della religiosità giapponese (come, ad esempio, il culto degli antenati, le pratiche funerarie, la Salvezza dopo la morte, ecc).

Lo scopo della mia tesi è quello di restituire il concetto di genze riyaku alla tradizione della religiosità giapponese, avvalorando l’opinione di alcuni studiosi che considerano la ricerca di benefici terreni come fondamento della religione (kisō shinkō) giapponese. Secondo lo studioso Komatsu Kazuhiko, questa ricerca di benefici terreni la si può evincere nelle formule e nelle espressioni stabilite ufficialmente per le invocazioni e le preghiere ai kami e ai Buddha: per l’intera nazione la formula è Kokka Antai (国家安泰, Pace per il Paese); per i contadini, i pescatori, e i mercanti le formule sono rispettivamente Gokoku Hōjō (五穀豊穣, Fertilità di cinque koku), Tairyo (大漁, Grande Pesca), Shōgei Hanjō (商売繁盛, Prosperi Commerci); per il tenore di vita dei privati e delle famiglie vi sono invocazioni come Enmei Chōju (延命長寿, Lunga Vita), Kanai Anzen (家内安全, Prosperità per la Famiglia), Fūki (富貴, Benessere e Onore), Fūfu Enman (夫婦円満, Armonia tra i Coniugi), Shison Hanei (子孫繁栄, Discendenza prospera), Mubyō Sokusai (無病息災, Buona Salute e Nessuna Malattia), Risshin Shusse (立身出世, Buona Carriera e Successo nella Vita). Inoltre, lo studioso aggiunge che ai giorni nostri sono diventate numerose le invocazioni per la sicurezza stradale e il superamento degli esami scolastici.

Per sostenere che il concetto di genze riyaku pervade tutta la religiosità giapponese, lo scopo del primo capitolo di questa tesi è l’individuazione della tradizione dei benefici terreni nella religiosità giapponese tramite l’analisi delle prime scritture buddiste introdotte ed adottate in Giappone, e una breve osservazione delle pratiche e credenze della religione autoctona Shintō (神道).

Il secondo capitolo di questa tesi, analizza gli aspetti morali che sostengono la richiesta di benefici terreni in una religione, quale è il Buddhismo, che reputa la rinuncia al mondo, e ai suoi aspetti illusori, come fonte di salvezza dalla sofferenza. Anche in questo caso verranno analizzati gli aspetti pratici del Buddhismo in alcune prime scritture; tuttavia, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla legittimità dei benefici terreni acquisiti tramite l’intercessione di una divinità (Buddha, Bodhisattva, kami, che dir si voglia), all’interno della tradizione Mahāyāna del Buddhismo.

Per quanto riguarda la pratica contemporanea dei benefici terreni nella società contemporanea, l’aspetto più visibile è costituito sicuramente dagli amuleti e talismani (omamori, お守り), dalle tavolette votive (ema, 絵馬), e dagli altri tipi di porta fortuna, acquistabili presso i templi e santuari, che promettono un’immediata concessione di benefici materiali. Si tratta di un aspetto della pratica religiosa giapponese che indubbiamente attrae anche noi occidentali. Tuttavia, in questa tesi verrà considerata l’acquisizione di benefici pratici attraverso il culto di alcune divinità.

La scelta di queste divinità è ricaduta su un gruppo di divinità molto popolari in Giappone, e che ha attratto l’attenzione dell’autrice di questa tesi per essere metafora tangibile del cosiddetto sincretismo religioso giapponese. Il gruppo, noto come Shichifukujin (七福神, Le Sette Divinità della Fortuna), è infatti composto da divinità che provengono da diversi panorami religiosi. Gli Shichifukujin verranno analizzati in dettaglio nel capitolo terzo, e l’ indagine relativa ad essi seguirà il seguente percorso: per primo verrà analizzato Ebisu (恵比寿), l’unica divinità del gruppo connessa con la mitologia giapponese, e per questo l’unica ad avere un’origine autoctona; seguiranno le tre divinità (Daikokuten, 大黒天, Benzaiten, 弁財天, e Bishamonten, 毘沙門天) provenienti dalla tradizione Hindu, assimilate successivamente nel pantheon Buddista, e conosciute e pregate in Giappone come divinità buddiste; le ultime tre sono di provenienza cinese: due sono di derivazione taoista (Fukurokuju, 福禄寿 e Jurōjin, 寿老人), mentre l’ultima, Hotei (布袋), è una divinità buddista, la cui particolarità risiede nel fatto di essere l’unica del gruppo ad esser stato un personaggio storico realmente esistito.

Ecco...nella tesi parlo proprio di questo!

sabato, dicembre 03, 2005

Appanication time!!


Inesorabilmente si avvicina il momento...12 Dicembre alle ore 9:00.
Il blog tornerà in vita dopo questa data.
Abbiate pazienza!!!